complesso di via principe umberto a roma – prima zecca di stato      

 

CONCORSO DI PROGETTAZIONE A PROCEDURA RISTRETTA

ROMA

Italia
2018-2019
PROGETTO SESTO CLASSIFICATO
SCALA: EDIFICIO

 

TEAM:

Jean-François Bodin – Bodin & associés, Enrico Realacci – E.R. Architectures, Bioedil Progetti, Sletec Ingénierie, Antonino Papasergio, Alfredo Boffula, Mercedes Munoz-Arocha, Patrizia Gioia, Giovanna Segre, Gilda Gallerati, Anamnesia

MANUEL RAMELLO (EXINDUSTRIA) CONSULENZA per il PATRIMONIO INDUSTRIALE

Alla base del progetto c’è un percorso conoscitivo che ha permesso, tra i mille cambiamenti avvenuti nel corso del tempo sull’edificio di via Principe Umberto, di sbrogliare il filo della sua storia seguendone passo dopo passo le alterazioni morfologiche e funzionali fino alla configurazione attuale. E affrontarne il percorso a ritroso. Perché ciò che si è ritenuto necessario porre come principio fondante delle successive scelte progettuali, il recupero dell’identità dell’edificio della Zecca per intraprendere un percorso di valorizzazione ricco di nuove funzioni, aspettative, prospettive. Ecco allora che il filo della storia si intreccia con quello del futuro dell’edificio: senza che l’uno prevarichi sull’altro, ma definendo insieme un tessuto variegato e complesso in cui gli elementi originari e quelli “aggiunti” siano sempre chiaramente riconoscibili.

Il processo di conoscenza “filologica” dell’edificio ha portato a una serie di interventi minimi sugli interni, per ospitare la funzione museale, e alla decisione di demolire il piano ammezzato, realizzato intorno agli anni ‘50, riportando l’edificio al suo stato originario. È sulla recuperata volumetria originale che si innesta il nuovo: volume svettante a memoria della perduta ciminiera, che offre riparo alle funzioni ai piani sottostanti ed ospita il centro congressi. La hall di ingresso, ricavata coprendo la corte est, dà accesso ai piani del museo e del polo didattico della Scuola dell’Arte della Medaglia, che occupano la parte storica dell’edificio.