ex centrale elettrica enel 

 

i am a valu-e  

 

CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER IL RIUSO

alessandria

Italia
2015
SCALA: edificio

 

Team:

Manuel Ramello (EXINDUSTRIA), Alessandro Depaoli (EXINDUSTRIA), Grazia Carioscia, Marco Mancini, Ambra Seghesio, Gabriella Maciocco, Caterina Nolli, Nicolò Pagura, Luca Santangelo

consulenti: Massimo Preite, Paola Falcone

Il progetto di riuso dell’ex centrale elettrica Turbogas ENEL di Alessandria nasce come riflessione su un cambio di paradigma necessario: l’utilizzo dell’elettricità come sistema energetico a supporto dei trasporti porterà necessariamente nei prossimi anni a ridefinire l’idea che abbiamo di mobilità. I flussi saranno movimenti lenti: chi sceglierà di muoversi attraverso l’autostrada cercherà la lentezza; si fermerà non soltanto per rifornire il proprio mezzo ma anche per conoscere il paesaggio e per definire un sistema di relazione con il territorio completamente nuovo. Come nel dopoguerra, per adeguare le infrastrutture al nuovo paradigma, l’architettura assume un ruolo chiave: rendere sempre più gradevole la sosta. Non più soltanto benzina, non più solo necessità, ma in qualche modo piacere.

In passato, l’autostrada veniva considerata esclusivamente per il suo ruolo funzionale di transito e di collegamento. Oggi diventa una rete di “alimentazione” del paese e fa parte della politica primaria di sviluppo di un territorio. Nel suo sviluppo la rete garantisce relazioni funzionali tra luoghi ma costituisce anche un riferimento culturale, un nuovo modo di appropriarsi di un territorio, di percepirlo, di attraversarlo ed eventualmente di visitarlo.

Le aree di sosta sono un luogo e un nodo fondamentale della rete, rappresentando la relazione verticale tra l’infrastruttura e il paesaggio che l’accoglie. Esse permettono al viaggiatore il contatto con i paesaggi attraversati, con la profondità orizzontale dei luoghi che lo circondano e con la profondità verticale rappresentata dalle storie stratificatesi nel tempo. Concepite come dei luoghi in cui le persone possono riposarsi e contemporaneamente fare esperienza con il mondo circostante, le aree di sosta sono un luogo intermedio che non partecipa esclusivamente né al sistema autostradale né al luogo specifico, ma simultaneamente ad entrambi.

In quest’ottica il riuso dell’ex centrale, fortemente connessa a livello percettivo e infrastrutturale al paesaggio del Monferrato, patrimonio UNESCO, appare un’occasione per ripensare e offrire un modello ragionato e innovativo di sosta. Alle funzioni di riposo e ristoro tradizionalmente intese ne vengono associate altre, affidando alla qualità degli spazi interni ed esterni il compito di rendere piacevole il passaggio in questo territorio. Accanto all’autogrill, volume sospeso di forte impatto e riconoscibilità, i due serbatoi – conservati nella loro caratteristica forma – assumono le funzioni di motel per la sosta a breve e medio termine e di vetrina del territorio, polo per la promozione turistica delle aree circostanti.

L’obiettivo principale nel realizzare questo luogo di supporto all’autostrada diviene quindi quello di oltrepassare la singola immagine percepita dinamicamente dall’autostrada e di introdurre il viaggiatore nella vita del paesaggio. Obiettivo perseguito anche con la progettazione del parco circostante, in equilibrio fra verde coltivato e naturale. In accordo con il sistema naturale creato vengono insediate le funzioni più strettamente legate alla mobilità sostenibile: la stazione di ricarica per le auto elettriche e i servizi di noleggio e acquisto, che permettono un’esplorazione ancor più approfondita e “green” del territorio alessandrino.

lo stato di fatto

il progetto